Il potere distorce e annacqua le verità scomode.
Così anche un personaggio controcorrente come Pasolini, oggi diventa oggetto da esposizione del grande show business del pensiero unico.
Riflettendo sulle celebrazioni dedicate ai 40 anni dalla sua morte, il filosofo Diego Fusaro sostiene giustamente che Pasolini “non lo si deve mai ricordare come colui che disse apertamente che “l’antifascismo archeologico” e liturgico serve oggi da alibi per legittimare la società dei consumi e il classismo planetario, ossia il nuovo fascismo che si presenta come libertà universale”.
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