“È la notte che impera sulla cima centrale della breve catena di vette schierate dinanzi al Maestro.
Un colle da lui amato quando al riparo dalle folle si ritirava in silenzio o in preghiera tra i rami frondosi, quei rami che adesso gli ricordavano gli osanna.
È come un parto la metamorfosi di Dio, perché i cieli non conoscono dolore e passione.
È come un parto che esalta gli ultimi e abbatte i potenti, per far nascere il nuovo germoglio.
Il monte degli Ulivi, dove inizia la discesa, è il colle dove il sangue si colora di nuova porpora e tinge di paura e di angoscia il volto di quel Dio da sempre invocato e che nessuno vorrebbe più riconoscere.”
“Sottosopra” di Erri De Luca